„Sai cosa faccio, cosa non ho mai smesso di fare? Lasciami cambiare. Come l'universo, come la vita, come il tempo, cambio e rimango lo stesso. Sono sempre qui e tu non mi riconosci. Il più delle volte quando mi vedi per strada, in un palazzo, in TV, in ufficio o in vecchie foto, è questo che dici: "Ah! Come è cambiato...». Sono sempre cambiato. Con l'età cambio sempre più velocemente.“ Jean D'Ormesson
Con piacevole ironia, una storia intellettuale firmata
Jean d'Ormesson. L'ultimo.
"Raccoglitore e cacciatore in una natura ancora vergine, l'uomo arriva, dopo un viaggio di millenni, sulle rive del Nilo, dove l'agricoltura e la scrittura fiorire. Alternativamente africano, sumero, troiano, amico di Achille e di Ulisse, cittadino romano, ebreo errante, l'uomo accoglie con favore l'invenzione della stampa, la scoperta del Nuovo Mondo, la Rivoluzione del 1789, il progresso della scienza. Che sia un marinaio, una cameriera in una taverna sul monte Sainte-Genevieve, un cameriere di un grande pittore o un astronomo o un'amante di un imperatore, l'essere umano si sente a casa a Gerusalemme, a Bisanzio, a Venezia o a New York. York. [...]
Da quando ci conosciamo, sarai stata notata più di una volta: mi sono cambiata d'abito più spesso della duchessa de Guermantes, più spesso di Sanseverina o della mia amica Nanà, cara a Toulet, più spesso di tutte le nostre eroine dei romanzi. Ho indossato tunica, toga, corazza, velo, tonaca, calzoni, frac, reverendo, panciotto, pizzo, mussola, giacca, corpetto, camicia, cotta di maglia, salopette, elmo, tunica di cotta di maglia, malacof, jeans, crinolina, tonaca. Indosso il camice da medico, da infermiere, da farmacista, da tecnico di laboratorio, da tecnico. A lungo trattata con indifferenza, con stoicismo, con disprezzo, la salute diventa una delle vostre maggiori preoccupazioni, la chiave e l’obiettivo della politica e della scienza. Possiamo ancora distinguere i precursori e i fondatori. Ma è impossibile seguire la scienza e la medicina nelle loro infinite avventure e sviluppi. Mi invadono completamente. Si confonde con me come io un tempo mi confondevo con i conquistatori, con i pittori e con i poeti.“ Jean D'Ormesson
Autore
Jean d'Ormesson (1925-2017) è una delle grandi figure della letteratura francese contemporanea. Romanziere, saggista e filosofo, è spesso evocato come l'eternamente "felice", grazie alla sua serenità a lungo coltivata culturalmente. Nato a Parigi, in una famiglia aristocratica, dove le visioni di destra e di sinistra si calibravano attraverso il filtro del cattolicesimo, il conte Jean Bruno Wladimir François de Paule Le Fèvre d'Ormesson studiò filosofia nelle scuole normali superiori. Tra il 1974 e il 1977 diresse il prestigioso quotidiano Le Figaro. Nel 1973 divenne membro dell'Accademia di Francia, assumendo la presidenza di Jules Romains, dopo aver ottenuto, nel 1971, il primo premio per la il romanzo dell'Accademia di Francia, per La Gloire de l'Empire.