L'ombra oscura del tramonto, evocazione ed emozione, destini personali e manovre diplomatiche, atti di sfida e astuzia, sofferenza, tradimento e avidità, un affresco bizantino che apre nuove prospettive sugli implacabili motivi che portarono alla caduta di un impero affascinante, una saga lucida e avvincente che riporta in vita bizantini, turchi e latini scomparsi da tempo in uno spettacolo storico carico di talento descrittivo che rivela che non c'è mai stata una rottura definitiva tra Oriente e Occidente, né tra musulmani e cristiani.
La Chiesa ortodossa ha continuamente rappresentato la comunità di fede della maggioranza dei discendenti dei Bizantini, nonostante alcune defezioni al cattolicesimo e all'Islam. La liturgia e l'intero cerimoniale furono conservati come ai tempi degli imperatori. La gente continuò a costruire chiese e a dipingere icone nell'inconfondibile stile bizantino, non solo nei territori dell'ex impero, ma anche in altri paesi ortodossi. La lingua greca parlata dai Paleologi e dai loro sudditi fu portata avanti dai discendenti, anche con generose infiltrazioni di parole prese in prestito, turco e italiano. Se tracciamo un limite, sebbene l'impero non fosse in grado di affrontare le colossali forze schierate contro di esso, la religione, l'arte e la lingua di Bisanzio dimostrarono una notevole resistenza. Per secoli, dopo la caduta di Costantinopoli, questi tesori sopravvissuti furono profondamente preservati tra i sudditi di lingua greca del sultano ottomano, che si consideravano più lontani da "Roma", con il senso della propria identità distinta e la speranza che un imperatore cristiano arrivasse. di nuovo, un giorno, per regnare a Costantinopoli.
p>
Autore
Jonathan Harris rivisita la storia di Bisanzio da una prospettiva nuova e forse non a caso estremamente attuale. L'impero nell'Europa orientale fu eccezionalmente longevo.
Qual è la spiegazione? – si chiede lo storico inglese. Ondate di popolazioni si riversarono su Costantinopoli, spesso forti e aggressive, con eserciti capaci di distruggere ogni opposizione. E sembra che la soluzione salvifica fosse molto spesso l'abile trasformazione dei nemici in alleati e poi la loro integrazione nell'impero.
Jonathan Harris è professore di storia bizantina all'Università di Londra.